Diverse tipologie di isolanti termici
Indice:
Classificazione degli isolanti termici
Isolanti organici naturali
Dal punto di vista chimico i materiali isolanti si distinguono, a secondo della composizione, tra materie organiche ed inorganiche.
Gli isolanti termici hanno la funzione di mantenere il più possibile costanti le condizioni microclimatiche negli edifici, idealmente tali condizioni dovrebbero essere indipendenti dalle variazioni delle condizioni climatiche esterne agli stessi edifici.
Una delle condizioni fondamentali per la realizzazione di quanto appena descritto è che tutti gli elementi costitutivi di un edificio siano opportunamente coibentati o rivestiti.
Infatti, i diversi elementi che costituiscono un edificio sono caratterizzati da diversi valori di trasmittanza termica e reagiscono in maniera diversa alle sollecitazioni termiche interne ed esterne.
A seconda degli elementi strutturali, della loro natura e delle loro caratteristiche è possibile individuare le soluzioni più idonee per la realizzazione degli isolamenti termici.
Classificazione degli isolanti termici
Di primo acchito gli isolanti termici per gli edifici possono essere classificati in isolanti organici ed isolanti non organici.
Ognuna di tali due categorie è a sua volta costituita da un vasti insieme di prodotti con diverse caratteristiche per far fronte a diverse esigenze, tali prodotti in base alla loro natura possono essere classificati in isolanti sintetici e naturali.
In definitiva si hanno quindi gli isolanti organici sintetici e gli isolanti organici naturali, analogamente gli isolanti non organici possono essere suddivisi in isolanti non organici naturali e isolanti non organici sintetici.
La lana di vetro, la lana di roccia ed il vetro cellulare sono tra gli isolanti inorganici sintetici più comuni.
Gli isolanti che derivano dalle fibre naturali minerali come la lana di vetro e la lana roccia possono essere utilizzati in tutti i casi nei quali non c’è contatto degli isolanti con la terra e non c’è una loro esposizione in ambiente.
Per tutti gli elementi degli edifici a contatto con la terra o esposti all’umidità, il vetro cellulare è una buona soluzione.
L’argilla espansa e la vermiculite espansa sono i più comuni isolanti inorganici naturali.
L’argilla espansa è generalmente utilizzata per compensare intercapedini tra vari elementi edili e non solo edili, colmare vuoti sotto pavimenti e realizzare solai alleggeriti.
L’argilla espansa è disponibile sia allo stato libero che sottoforma di mattoni, in maniera analoga può essere utilizzata la vermiculite espansa.
I comuni isolanti organici sintetici sono il polistirene, il poliuretano ed il polietilene, disponibili in varie forme, solide e non.
Poliuretano e polietilene sono utilizzati nelle più disparate applicazioni di isolamento per l’edilizia e a differenza degli altri prodotti isolanti descritti sopra, si prestano bene anche per le applicazioni legate all’isolamento dei vari componenti degli impianti termici.
Il poliuretano espanso è disponibile sottoforma di spray e pannelli, il polietilene di diversi spessore, sempre flessibile e tipicamente di colore nero è utile per isolare o coibentare le tubazioni.
Isolanti organici naturali
Infine la classe degli isolanti organici naturali è quella più ampia e ad essa appartengono il sughero, la cellulosa, i pannelli in fibra di legno, la cellulosa i trucioli, la paglia e la lana di pecora, tutti elementi di riferimento per la bioedilizia.
Il sughero è disponibile sia sottoforma di pannelli che di trucioli o granulato per i riempimenti come quelli descritti sopra analogamente la cellulosa caratterizzata da eccellenti capacità di isolamento.
I trucioli e la paglia sono due dei più antichi materiali di riferimento per l’isolameento termico, nel settore delle costruzioni.
Attualmente la paglia ed i trucioli, opportunamente, compressi sono oggetti di sperimentazioni con il fine delle loro utilizzazione per realizzare delle murature portanti di edifici bioarchitettonici.
Le operazioni meccaniche più semplici ed economiche per realizzare dei materassini isolanti, sono invece quelle necessarie per lavorare la lana di pecora, i materassini che si ottengono si prestano a tutte quelle applicazioni edili nelle quali è necessario avere un ottimo grado di isolamento termico e buone caratteristiche di impermeabilità.Il limite di tale prodotto è invece costituito dalla permeabilità al vapore.