Isolamento acustico a pavimento
Per l’isolamento acustico a pavimento è fondamentale capire che il rumore trasmesso ad una parete mediante percussione è molto più elevato di quello trasmesso da un rumore aereo.
L’energia da percussione produce, nella parete o pavimento, delle onde di pressione che si propagano ad una velocità elevata (3000 m/secondo nel calcestruzzo rispetto ai 340 m/secondo nell’aria) che può percorrere facilmente tutta la struttura di un intero palazzo.
In un materiale non rigido, morbido, elastico, la riverberazione delle onde sonore nella sua massa sarà elevatissima, con la conseguenza della massima riduzione di quella parte di onde destinate ad essere trasmesse all’esterno del materiale.
Con queste premesse esaminiamo il caso di una abitazione e si vedrà come può diminuire l’energia sonora che viene trasmessa ai locali adiacenti, interponendo uno strato resiliente elastico tra la fonte dell’energia sonora e la struttura dell’immobile.
Collocando un materassino elastico sul pavimento del locale ove si produce il rumore da impatto, si ottiene la trasformazione della maggior parte dell’energia acustica in movimento ed in riflessione senza avere trasmissioni laterali di energia: è il principio del “sol flottant” o pavimento galleggiante.
Il pavimento galleggiante
Nel campo dei rumori prodotti da calpestio si parla di pavimento galleggiante quando il rumore da calpestio o di caduta di oggetti sul pavimento si origina per percussione su di uno strato pesante e rigido (pavimento), che riceve direttamente la percussione e che si trova adagiato sulla soletta portante con l’interposizione di un sottostrato resiliente la cui reazione elastica assorbe l’energia acustica prodotta.
Perchè l’isolamento acustico a pavimento si realizzi realmente è indispensabile la cura di alcuni importanti dettagli.
Il materassino isolante deve rigirare sopra la soletta rigida (pavimento galleggiante) ed il battiscopa deve sovrapporvisi.
In pratica il battiscopa deve appoggiare interamente sul materassino.
Se si lascia uno spazio tra materassino e pavimento è sufficiente che un corpo rigido vi si infili per realizzare un “ponte fonico”.
Ancor peggio se si commette l’errore di porre lo zoccolino direttamente sul pavimento, realizzando un “ponte fonico” con le pareti. Si è calcolato che in questi casi l’efficacia dell’isolamento fonico predisposto si riduca del 90%.
Isolamento delle tubazioni
Anche le tubazioni che attraversano verticalmente il pavimento o lo percorrano orizzontalmente non devono essere a contatto con il pavimento galleggiante.
Nel caso in cui le canalizzazioni a pavimento debbano essere fermate con della malta, è consigliabile pareggiare tale asperità con una malta sabbia cemento ed appoggiare il materassino su una superficie più possibile orizzontale, evitando i sormonti delle pavimentazioni che possono rompere il materassino durante l’esecuzione del pavimento, riducendo l’isolamento.
Controllo dell’isolamento acustico a pavimento
Il nostro pavimento galleggiante è finito.
Ma sarà veramente isolato acusticamente?
La prova la si può fare percuotendo il pavimento con un martello. Se il rumore prodotto sarà forte allora il pavimento galleggiante è isolato acusticamente. Ma se il rumore dovesse essere sordo o smorzato, allora siamo in presenza di un “ponte fonico”.