Pareti divisorie, cosa sono e come sceglierle?
Indice:
La burocrazia: cosa fare e cosa guardare
Le caratteristiche delle pareti mobili
Le pareti mobili divisorie attrezzate
Quali sono le pareti mobili giuste per te
Innanzitutto, che cos’è una parete divisoria interna? La definizione è intuitiva, si tratta spesso di lastre in cartongesso o pannelli prefabbricati in vari materiali, per esempio legno o vetro, che servono appunto a dividere i diversi ambienti quando non è possibile o non si vuole realizzare una tradizionale parete in muratura.
La scelta di materiali, aspetto, dimensioni e forme delle pareti divisorie interne non è solo una questione estetica ma anche costruttiva: tutti questi pannelli infatti devono essere sostenuti da un sistema adeguato, per pareti fisse o mobili. Tutto questo va fatto in base allo spazio da ridisegnare e alle esigenze specifiche, come potranno ben spiegarvi nel dettaglio i nostri esperti di Ristrutturazione Case, che si potranno occupare della burocrazia e degli aspetti pratici dell’inserimento delle pareti divisorie, oltre a valutarne i costi effettivi.
La burocrazia: cosa fare e cosa guardare
Il Glossario dell’edilizia libera ha facilitato molti proprietari nell’approcciarsi a una ristrutturazione, perché sono stati eliminati molti processi burocratici.
Di fatto, però, l’inserimento di una o più pareti divisorie interne può modificare il numero di vani, la struttura e altre caratteristiche di una casa, per esempio il rapporto aeroilluminante, ovvero il rapporto tra la superficie di pavimento e quella delle aperture per la luce, come le finestre: tutti questi elementi vanno considerati perché qualunque modifica potrebbe richiedere dei permessi e creare dei problemi in futuro, come quelli legati alle differenze con quanto depositato in catasto.
Caratteristiche delle pareti divisorie mobili
Le pareti mobili sono elementi verticali che hanno lo scopo di definire e suddividere gli spazi interni. Da un punto di vista strutturale possono essere di diversa natura e, in base alle caratteristiche dell’edificio in cui si collocano, possono avere funzione portante oppure no.
Nel caso, ad esempio, di un edificio in muratura a setti portanti ci saranno inevitabilmente dei setti interni portanti, a differenza di quanto accade in un edificio dalla struttura puntiforme, in cui le pareti interne sono dei tramezzi di tamponamento che non hanno una funzione strutturale. In ogni caso le pareti interne sono in relazione alle strutture adiacenti, come pavimenti, soffitti e pareti perimetrali.
Possono essere costruite con diverse soluzioni tecniche (montanti in metallo e cartongesso, legno, calcestruzzo, laterizi ecc.) e tipi di finitura, essere sia opache che trasparenti. In base alla loro posizione, è opportuno che le pareti interne garantiscano determinate prestazioni, tra cui le principali sono l’isolamento termico e acustico.
Se una parete divisoria separa due ambienti con funzioni completamente diverse, è da progettare in modo che si raggiungano buoni livelli di isolamento acustico e anche termico, soprattutto se c’è la possibilità che uno dei due spazi non venga riscaldato.
Pareti mobili divisorie e flessibilità degli spazi
Un altro aspetto tipico delle pareti mobili riguarda il grado di flessibilità che permettono di ottenere. Le esigenze e le necessità degli utenti di un edificio cambiano nel tempo e la probabilità che siano necessari riadattamenti degli ambienti interni è molto elevata.
La flessibilità dello spazio, quindi, dipende fortemente dalla tecnica utilizzata per la realizzazione delle pareti: parliamo di pareti fisse – per quanto non portanti – quando sono state costruite con strutture pesanti e che richiedono interventi per lo più invasivi se si volesse rimuoverle o modificarle, mentre si definiscono mobili quando sono facilmente spostabili e riposizionabili, senza alcun danno alle strutture circostanti.-
È una norma, precisamente la UNI 10700 del 1999, a definire le pareti interne mobili, che intendiamo come quell’insieme di sistemi di partizione interna che possano essere realizzati anche quando le altre strutture sono finite. Nel caso di una ristrutturazione, si potrà intervenire – in modo più o meno invasivo e semplice – sulle partizioni non portanti e sarà possibile modificarle e sostituirle con nuovi elementi divisori.
Anche in questo caso, per le nuove pareti si potrà progettare con uno sguardo al futuro e considerare che la reversibilità dell’intervento e degli spazi può rappresentare un valore aggiunto. Allo stesso tempo si dovrà valutare se è richiesta anche flessibilità istantanea, con cambi di utilizzo anche nell’arco di una giornata.
Le pareti divisorie mobili attrezzate
Le pareti mobili attrezzate integrano funzioni aggiuntive. Diffusissime quelle con alloggiati gli impianti, ad esempio nei bagni con gli impianti idrosanitari, leggere con struttura leggera, pannelli di rivestimento ed eventuale materiale isolante in intercapedine montati a secco.
È anche possibile integrare componenti di arredo, come avviene con letti a scomparsa, librerie, armadi, piani di lavoro ecc.
Si tratta di interventi facilmente realizzabili anche in appartamenti o uffici esistenti e la struttura può essere realizzata sia in legno che in metallo, fissata per il suo intero perimetro alle strutture esistenti. Il rivestimento viene effettuato con delle lastre, generalmente in gesso.
Pareti mobili trasparenti
Soprattutto negli uffici è probabile che si voglia optare per l’installazione di pareti mobili trasparenti, in modo da garantire un buon livello di illuminazione e di continuità visiva, dato che la privacy che spesso si ricerca nella propria abitazione, non è necessaria negli ambienti di lavoro.
Con queste soluzioni si realizzano delle scatole trasparenti all’interno di uno spazio più grande, grazie a dei profili in metallo che fungono da ancoraggio o guida alle lastre di vetro.
Il tutto chiaramente viene montato a secco. Anche in questo caso si ricorre ad un sistema di montanti e lastre modulari, così da poter rispondere a disparate esigenze e garantire una facile modifica quando necessario.
Le pareti manovrabili
Le pareti interne manovrabili, o pareti mobili, permettono un vero e proprio movimento degli elementi divisori, con il massimo della flessibilità istantanea. Dei normali divisori leggeri mobili permettono una buona reversibilità, ma non dei cambiamenti continui e immediati.
Le pareti mobili manovrabili garantiscano il massimo livello di personalizzazione e usabilità di uno spazio e ne esistono di diverse tipologie, semplici da montare e adatte quasi ad ogni ambiente. Una scelta adatta anche a spazi piccoli, ma in cui si cerca privacy e organizzazione, così come a spazi eccessivamente grandi e difficili da gestire.
I movimenti che compiono definiscono la tipologia di parete, che può essere scorrevole, a libro, a soffietto, pivotante, basculante.- Il movimento è permesso da binari a soffitto, perni, cerniere, meccanismi di diversa natura ed è preferibile che il materiale scelto per la parete garantisca rigidezza e leggerezza, per lo più pannelli sandwich, derivati del legno, lamiere.
Quali sono le pareti divisorie giuste per te
Per ogni tipo di pareti divisorie occorre utilizzare il sistema di inserimento adeguato, perché sia solido e resistente, in grado di regalarti le giuste funzionalità, per esempio se i pannelli devono muoversi perché fungono anche da porta.
Una volta montata, infine, finalmente potrai dedicarti a personalizzare la parete divisoria con lo stile giusto: colori, complementi, suppellettili possono aiutarti a renderla ideale per la tua casa.