Quali sono i tipi di porte di cui vengono dotati i muri tagliafuoco
Cosa sono le porte tagliafuoco
Negli ultimi anni si sente spesso parlare di porte tagliafuoco, il motivo è molto semplice, questi dispositivi realizzati con specifici materiali dotati di un’elavata capacità di resistenza al calore, possono essere un validissimo ausilio a limitare i danni di un eventuale incendio. Non c’è da stupirsi che principalmente vengono installate nei locali pubblici (bar, ristoranti, ecc.) o in aziende private ed enti aperti al pubblico e comunque in edifici molto ampi. Questi dispositivi, come già accennato precedentemente, sono realizzati con materiali (acciaio, gesso, vetro, legno e vermiculite a strati) capaci di resistere al calore delle fiamme evitando in questo modo di far propagare un incendio, spezzando l’ossigeno che alimenta le fiamme e la loro diffusione. La classificazione delle porte tagliafuoco avviene attraverso la normativa italiana (UNI 9723) e quella europea (EN 16034), che impongono ai costruttori e venditori di queste porte di utilizzare il codice REI (Resistenza, Ermeticità, Isolamento termico) perché sta appunto ad indicare la singola porta quanto tempo riesce a resistere al calore e al fuoco. Ad ogni porta tagliafuoco è impresso un numero Rei (Italia) o Ei (Europa) che indica il minutaggio di resistenza garantito in caso di incendio. Ovviamente per garantire la loro performance le porte tagliafuoco devono restare chiuse e la loro prestazione viene certificata attraverso dei test specifici ed arrotondata per difetto (es. se la porta durante il test ha resistito 65 minuti, verrà certificata con la sigla Rei 60). Le classi di resistenza presenti attualmente in commercio sono: Rei 10, Rei 15, Rei 20, Rei 30, Rei 45, Rei 60, Rei 90, Rei 120, Rei 180, Rei 240, Rei 360, quelle che però hanno una maggiore richiesta sul mercato, per diversi motivi, sono la Rei 30, la Rei 60 e la Rei 120.
Tipologie, norme e caratteristiche delle porte tagliafuoco
Le porte tagliafuoco sono composte in genere da un’anta in ferro che comprende anche un dispositivo per chiudere la porta e delle guarnizioni intumescenti, che hanno la funzione di colmare tutti gli spazi vuoti che agevolano il movimento del dispositivo. In alcune tipologie di porta queste guarnizioni sono a vista in altre sono nascoste nei bordi, possono essere realizzate con mescola gommosa o con funzione saliscendi. Le porte tagliafuoco sono presenti sul mercato in varie tipologie a seconda dei diversi impieghi a cui si prestano: a battente, a ghigliottina, scorrevole e basculante. In base al modello, possono avere una o più ante, solitamente per quelle a battente o telescopiche per quelle scorrevoli. Questi dispositivi possono essere per interni o esterni, le porte tagliafuoco per interni servono a contenere e ad isolare l’incendio confinandolo nella camera dove si è innescato, evitando che si possa estendere a tutto l’edificio, sono realizzate con cerniere e guarnizioni specifiche che si gonfiano per isolare al meglio l’ambiente da fiamme e fumo. Le porte tagliafuoco da esterni invece si identificano per lo più come uscite di sicurezza, sono atte a garantire una via di fuga alle persone in caso di incendio. Possiamo asserire che le porte in metallo sono utilizzate maggiormente a livello industriale mentre per quanto riguarda le strutture ricettive (hotel, resort, ecc.) sono maggiormente utilizzate quelle in legno, che hanno sicuramente un impatto visivo più gradevole. In Italia l’uso residenziale di questi dispositivi tarda a prendere piede e molte volte sono relegate a immobili secondari come garage o vani caldaia, diversamente in altri paesi europei queste porte vengono installate come porta d’ingresso principale dell’abitazione. In alcuni casi le porte tagliafuoco per il garage sono obbligatorie, infatti nel caso in cui il garage è collegato direttamente all’appartamento, la normativa prevede l’obbligo d’installare una porta tagliafuoco Rei 60, cioè che abbia una resistenza alle fiamme ed al calore di almeno un’ora. Molti però per una sorta di maggiore precauzione preferiscono utilizzare per i loro garage delle porte tagliafuoco con Rei 120, a volte per le dimensioni del box/auto, in altri casi anche per il contenuto dell’ambiente. Ovviamente le porte tagliafuoco, così come le altre, devono soddisfare i requisiti previsti dalle normative vigenti che comunque assicurano anche il vantaggio di essere: antieffrazione, antifumo, isolanti acustiche e proteggono dalle alte temperature. Concludendo, possiamo dire che dal 2007 in tutta Europa vige l’obbligo di montare porte tagliafuoco nelle strutture pubbliche come hotel, uffici, ospedali, scuole, ecc., resta ancora facoltativo ma comunque raccomandabile l’utilizzo di detti dispositivi nelle abitazioni residenziali.
Manutenzione e controlli sulle porte tagliafuoco
Sulle porte tagliafuoco vengono effettuati diversi controlli:
– Sorveglianza, l’ente che viene notificato per questa operazione ha il compito di effettuare visite annuali presso il produttore di porte con sigla CE (di cui devono essere obbligatoriamente marcate), questa può essere anche delegata al personale presente nelle aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni sulle azioni da svolgere. Generalmente si tratta di verificare che le porte si trovino in condizioni operative buone, che siano di facile accesso, che siano segnalate e che ci sia il cartellino di manutenzione. Qualsiasi anomalia deve essere segnalata alle autorità preposte.
– Manutenzione e controllo periodico, le porte tagliafuoco sono sottoposte a manutenzione programmata, con cadenza minima semestrale in conformità al D.M. 18 ottobre 2019 e alla norma UNI 11473. Oltre la manutenzione programmata, per questi dispositivi vengono adottati dei controlli periodici, che hanno l’intento di verificare il marchio di conformità, verificare l’esistenza di ritegni impropi, controllare il fissaggio delle guarnizioni e della fluidità dello scorrimento, la maneggevolezza, la verticalità delle cerniere e la sequenza di chiusura.
– Vigilanza, questa pratica può essere effettuata da diversi organi, come la Guardia di Finanza, il Ministero degli Interni e la Polizia Giudiziaria nel caso di indagini.
Installazione e montaggio delle porte tagliafuoco
Le porte tagliafuoco, come già accennato in precedenza, sono obbligatorie negli edifici pubblici come uffici, ospedali, cinema, scuole, ecc., nei garage o autorimesse collegati all’abitazione o al condominio e nei vani caldaia sempre se collegati all’immobile. L’installazione di queste porte deve avvenire solo per mano di tecnici qualificati e certificati, come da DL 81/08. Il processo di montaggio di questi particolari dispositivi avviene attraverso dei preventivi accorgimenti, importanti per garantire il buon funzionamento dei serramenti. Tali accorgimenti sono il riempimento dell’intercapedine con l’utilizzo di specifici materiali ignifughi tra telaio e porta, evitare di apporre qualsiasi cosa possa essere da intralcio alle funzioni isolanti ed evacuative dei dispositivi stessi, ridurre al minimo lo spazio tra il pavimento e il telaio, evitando che tale fessura superi i due centimetri e altre tecniche che solo aziende specializzate del settore possono garantire. Dopo aver effettuato con professionalità tutto il processo di montaggio, l’azienda installatrice dovrà redigere e rilasciare la Dichiarazione di corretta posa in opera dei materiali.