Quali sono i vantaggi di un pavimento radiante?
Indice:
- Cos’è e come funziona un pavimento radiante?
- I vantaggi del riscaldamento a pavimento
- Come ottimizzare il riscaldamento a pavimento?
- Ogni quanto fare la manutenzione dei pavimenti radianti?
Il sistema di riscaldamento a pannelli radianti è un’ ottima alternativa ai tradizionali radiatori, o termosifoni; questo sistema, già diffuso in passato, sta nuovamente tornando in voga grazie alle sue particolari caratteristiche che lo rendono la migliore scelta per il riscaldamento casalingo.
Come già detto, il riscaldamento a pannelli radianti non è esattamente un’ innovazione tecnologica, bensì è un’ idea recuperata da un sistema molto diffuso tra gli anni ’50 e ’70. Ai nostri giorni è stato rielaborato ed ottimizzato tecnicamente così da renderlo più efficiente in confronto ad allora.
Prima di tutto bisogna chiarire un equivoco molto frequente, in particolar modo tra i non addetti ai lavori: sistema di riscaldamento a pannelli radianti non è sempre sinonimo di riscaldamento a pavimento. I pannelli radianti, come approfondiremo in seguito, vengono apposti in alcune situazioni anche a parete, a soffitto o a battiscopa, dunque non è sempre corretto equipararlo al riscaldamento a pavimento, ma dipende dalla situazione e dalla posa in opera.
Cos’è e come funziona un pavimento radiante?
Il sistema di riscaldamento a pavimento a pannelli radianti come funziona? Si tratta di un sistema di tubazioni o resistenze elettriche, esso viene posizionato al di sotto del pavimento e ancorato a pannelli isolanti, solitamente in polistirene espanso. Questo tipo di posizionamento e le caratteristiche tipiche del calore (che tende ad andare verso l’alto) permette alle serpentine di riscaldare efficacemente gli ambienti.
Il sistema di riscaldamento ad acqua è solitamente il più diffuso. L’acqua può essere riscaldata da diverse fonti: da una caldaia (essa può essere a gas, elettrica, a combustibile, etc) o da pompa di calore alimentata elettricamente da rete o da impianti di energia rinnovabile eventualmente adoperati. Un ecosistema di tipo ecologico come quest’ultimo nominato, se presente, è molto interessante dal punto di vista ecologico e ambientale, oltre a garantire un risparmio nel lungo periodo, anche grazie agli incentivi statali, a fronte di un investimento iniziale però abbastanza importante.
Indistintamente dalla tipologia di pannello radiante, la questione principale che ci si pone per questo tipo di impianto è la distribuzione ottimale ed omogenea del calore nei locali.
I vantaggi del riscaldamento a pavimento
Come risparmiare sui consumi del riscaldamento a pavimento? I pannelli radianti trasmettono il calore nei locali domestici attraverso l’irraggiamento sulle superfici. Grazie a questa caratteristica il calore si espande in maniera uniforme in ogni angolo della casa. Proprio per questa importante prerogativa il riscaldamento a pavimento è consigliabile rispetto ai sistemi tradizionali. Il difetto di questi ultimi è infatti quello di convogliare gran parte del calore in prossimità dell’ elemento di emissione. La caratteristica uniformità dell’emissione del calore da parte del sistema di riscaldamento a pannelli radianti dona un comfort ambientale superiore a tutti gli altri sistemi di riscaldamento.
Un’altra importante caratteristica di questo sistema a pannelli radianti è che esso lavora a basse temperature del fluido rispetto alla maggior parte degli altri sistemi di riscaldamento. Il fluido di un sistema di riscaldamento a pannelli radianti lavora ad una temperatura media che oscilla tra i 30 e i 40 gradi centigradi. Invece gli altri sistemi di riscaldamento, incluso quello a radiatori, lavora a temperature intorno agli ottanta gradi centigradi.
Per l’installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento ci deve essere l’intervento di una ditta certificata e specializzata in materia. Di fondamentale importanza è che l’installazione venga fatta a regola d’arte in quanto è determinante per una buona durata dell’impianto ma soprattutto è necessaria per evitare che si presentino problematiche dopo la conclusione dei lavori, evento che sarebbe catastrofico visto il suo inserimento nel massetto della pavimentazione.
Entrando nel dettaglio poniamo la lente sulle varie componenti di questo sistema di riscaldamento a pavimento:
- Le tubazioni: sono gli elementi più importanti dell’impianto, devono essere molto resistenti ai carichi ed alla corrosione. Questi, se montati male o danneggiati, portano innumerevoli problemi e spese, dunque devono essere di ottima qualità. In condizioni medie, le tubature sono fatte di polietilene o misti pvc e metalli. Esse sono inglobate in un pannello isolante a forma di serpentine o altro schema in base alle necessità, in maniera omogenea nell’ambiente.
- Il pannello isolante è poggiato alla soletta ed è costruito ad incastri sia per facilitare la posa tra loro e sia in verticale in modo da stabilizzare le serpentine che verranno sistemate sopra esso. Esso è composto di polistirene o altro materiale altamente termoisolante per il calore. Il sughero è un’ottima alternativa, anche se più costosa, quando si hanno contemporaneamente necessità di isolamento acustico e isolamento termico.
- Un foglio di PVC rigido viene accoppiato al pannello isolante per proteggerlo dall’umidità e renderlo impermeabile e più duro.
- La caldaia ha la funzione di portare a temperatura l’acqua che attraversa le serpentine. In alternativa si possono utilizzare anche altri impianti per fare ciò, un esempio è la pompa di calore alimentata elettricamente.
- I collettori sono le valvole che regolano il percorso dell’ acqua del sistema di riscaldamento.
- Il massetto classico è composto da calcestruzzo. Questo tipo di sistema ha caratteristiche speciali in quanto deve fare da conduttore di calore e deve essere elastico senza subire deformazioni, in quanto soggetto a temperature più alte rispetto a quello tradizionale.
- Il riscaldamento a pavimento di tipo elettrico è caratterizzato da un filo conduttore di calore al posto delle serpentine. Viste le sue piccole dimensioni ed il poco ingombro viene posato sotto al rivestimento ma non sotto al massetto.
Questo impianto non richiede particolari tipi di rivestimento del pavimento, anche se è sempre bene chiedere conferma delle caratteristiche tecniche del prodotto in merito agli addetti alla vendita attraverso la scheda tecnica. L’assenza di elementi di riscaldamento esterni ed a vista permette una maggiore libertà in fase progettuale, oltre ad un maggiore spazio vivibile.
Come tutte le cose anche gli impianti di riscaldamento a pavimento hanno vantaggi e svantaggi. Questo tipo di scelta è sicuramente da tenere in grande considerazione visto l’ ottimo rapporto dei costi con i benefici.
I vantaggi del riscaldamento in pannelli a pavimento sono nel risparmio energetico e quindi economico ed ambientale. Di contro l’installazione dell’impianto ha costi più elevati, in alcuni casi quasi doppi, rispetto agli altri sistemi di riscaldamento. Il costo consistente è rappresentato dall’uso di materiali di alta qualità, così come l’impiego di manodopera qualificata e carico di lavori superiore. Vale la pena effettuare questo investimento in quanto esso viene recuperato in tempi ragionevoli dal risparmio in bolletta. Per dare un’indicazione di massima il risparmio annuo con questo impianto all’avanguardia è del 25% su base annua e facendo il calcolo in base al suo ciclo vitale il risparmio totale rispetto al costo di impianto più spesa degli altri sistemi di riscaldamento è in media del 30%.
L’impostazione dell’impianto lo rende facilmente adatto anche per il raffrescamento. Basta introdurre acqua fredda e si raffrescano i locali senza rischiare i colpi d’aria ed evitare il consumo dei condizionatori. Rendere un impianto a pavimento capace di funzionare anche per il raffrescamento ha comunque un costo che solitamente rende l’operazione poco conveniente, visto il ridotto costo dei condizionatori alternativi; comunque è bene farsi fare un preventivo di spesa così da valutare al meglio dati alla mano.
La caratteristica principale per cui sempre più persone scelgono un impianto di riscaldamento a pavimento è il comfort ottenuto, ovvero l’espansione uniforme del tepore in ogni zona della stanza. Questo sistema di riscaldamento è difatti l’ unico a garantire questa qualità. Il sistema a pannelli radianti è anche quello che meglio si combina con lo sfruttamento di energie rinnovabili, grazie alle basse temperature di regime. Gli altri impianti invece, lavorando ad alte temperature, richiedono un’alimentazione da combustibili fossili o gas.
Il sistema di riscaldamento a pavimento non crea violenti spostamenti d’aria e neppure riduce il tasso di umidità della stessa; questo si traduce in una riduzione della presenza e della proliferazione di acari, muffe e polveri in circolo. Con il riscaldamento radiante, il calore viene irraggiato direttamente sulle superfici e l’aria non fa da conduttore quindi non si riscalda e non si secca. Si può quindi affermare anche, senza temere di essere smentiti, che generalmente questo sistema di riscaldamento garantisce una qualità dell’aria elevata e salubre rispetto agli altri.
La scelta del pavimento può essere fatta liberamente sempre per il basso regime di temperature adoperate, grazie all’elevata efficienza del sistema, ed al fatto che il rivestimento non influisce in modo significativo sulla sua resa. In caso si scelga di posare il parquet bisogna rivolgersi ad un posatore esperto che vi indicherà le migliori dimensioni per far si che il pavimento risulti stabile e non subisca nessun tipo di deformazione.
Come ottimizzare il riscaldamento a pavimento?
Con il sistema a pavimento ogni locale può raggiungere la temperatura ideale, in quanto dotato di termostato per ogni stanza, senza essere soggetto all’annoso problema della perdita di carico e di calore dei sistemi di riscaldamento più comuni. È bene impostare per il riscaldamento a pavimento una temperatura massima non troppo elevata, specialmente se non è strettamente necessario. Grazie alla gestione puntuale e smart avremo come risultato un efficienza ed un risparmio energetico maggiori.
Ogni quanto fare la manutenzione dei pavimenti radianti?
Il sistema di riscaldamento a pavimento ad acqua non necessita, in condizioni normali, di molti ed invasivi interventi di manutenzione. Bisogna comunque eseguire periodicamente un lavaggio completo dei tubi e dell’ impianto stesso, aggiungendo dei prodotti chimici specifici per la pulizia da eventuali sostanze indesiderate presenti che possono essere fanghi, alghe, calcare così da evitare fenomeni corrosivi. La presenza di essi infatti può impattare negativamente sulla resa dell’ impianto o fare danni alle componenti dello stesso ed è meglio evitare problemi sul riscaldamento a pavimento.
Tra gli svantaggi principali del riscaldamento a pavimento è la spesa elevata per la realizzazione di questo impianto. Inoltre in presenza di malfunzionamenti o danneggiamenti delle tubazioni si è costretti alla rimozione di pavimento e rifacimento del massetto, almeno in modo parziale. Quando si sceglie questo tipo di impianto è bene acquistare una quantità superiore di rivestimento in caso si presentassero problemi di questo genere, in modo da ricoprire un eventuale ripristino.
Inoltre in caso di problemi è bene conservare la pianta del progetto degli impianti per un intervento puntuale e minimizzando al minimo le conseguenze negative.
La scelta dei pavimenti non vincola né è vincolata da questo tipo di riscaldamento, però è sempre bene porre particolare attenzione in merito, in special modo per la posa di pavimenti in parquet.
Prima della posa dei rivestimenti solitamente il tecnico incaricato effettua dei test a pieno carico dell’impianto per verificare che tutto sia in ordine e per abituare, far maturare, asciugare ed assestare il massetto in modo da evitare deformazioni successive. Per questa finalità l’impianto viene tenuto in funzione per qualche giorno.
Bisogna considerare poi che l’installazione di pannelli radianti a pavimento comporta l’innalzamento di minimo 5 cm della base; è importante in particolar modo per le ristrutturazioni, poiché bisogna calcolare ciò per l’ altezza di porte ed infissi esterni e per eventuali mobili a misura.
L’ impianto radiante non è di tipo puntuale riguardo al suo utilizzo, per questo non può essere acceso e spento spesso. Questo perché sfrutta l’inerzia tecnica delle superfici che richiedono tempo per raggiungere la temperatura desiderata ma che poi la mantengono con facilità e per molto tempo una volta raggiunta. E’ necessario tenerlo acceso per almeno per un giorno affinché vada a temperatura ed una sonda si occuperà di tenere uniforme la temperatura degli ambienti mettendo in funzione e staccando autonomamente la caldaia quando necessario, tenendola accesa in ogni caso a regime minimo, consentendo importanti risparmi dal punto di vista energetico ed economico; questo vale indistintamente sia con impianto ad acqua, sia con impianto elettrico.
A fine lavori di installazione il tecnico vi rilascerà una dichiarazione di conformità dell’impianto che garantisce la bontà del lavoro, nel caso non lo faccia è bene ricordarglielo e richiederlo direttamente.